incesto
2-Marcus, la zietta e la figlia insaziabile
di giorgal73
03.02.2025 |
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"Non resistendo, si avvicinò a Lucia e le porse il suo membro pulsante..."
Marco e Amanda si rivestirono in fretta, scambiandosi sguardi complici e sorrisi maliziosi. Il nipote non riusciva a credere a ciò che era appena successo con sua zia, ma il desiderio che provava per lei era innegabile. Uscirono dal centro benessere separatamente per non destare sospetti. Quella sera a cena, Marco faticava a concentrarsi sulla conversazione, perso nei ricordi della passione consumata con Amanda solo poche ore prima. Lei, d'altro canto, era l'immagine della compostezza, chiacchierando amabilmente con suo marito e sua figlia come se nulla fosse. Sotto il tavolo però, il piede di Amanda trovò la gamba di Marco, accarezzandola lentamente su e giù in una chiara provocazione. Lui sobbalzò leggermente, sperando che nessuno se ne accorgesse.
Lucia osservò attentamente le reazioni di Marco, notando il suo nervosismo e il modo in cui evitava lo sguardo della zia. Un sospetto iniziò a insinuarsi nella sua mente, ma decise di non dire nulla per il momento.
Dopo cena, mentre il resto della famiglia si ritirava nelle proprie stanze, Lucia seguì Marco nel corridoio.
"Cugino, posso parlarti un momento?" chiese con un sorriso enigmatico.
Marco si voltò, sorpreso. "Certo, Lucia. Cosa c'è?"
La ragazza si avvicinò, abbassando la voce. "Ho notato che c'è qualcosa di strano tra te e la mamma. Volete dirmi cosa sta succedendo?"
Il cuore di Marco accelerò i battiti.
"Non so di cosa tu stia parlando, Lucia. Non c'è niente di strano tra me e zia Amanda."
Lucia inarcò un sopracciglio. "Davvero? Perché ho come l'impressione che mi stiate nascondendo qualcosa. E sai che odio i segreti in famiglia."
Marco deglutì a fatica, cercando di mantenere la calma. "Ti assicuro che non c'è nulla, Lucia. Ora se vuoi scusarmi, sono stanco e vorrei andare a dormire."
Si allontanò in fretta, sentendo lo sguardo penetrante della cugina bruciargli la schiena. Sapeva che Lucia non avrebbe lasciato correre tanto facilmente e che avrebbe indagato fino a scoprire la verità. Doveva avvertire Amanda il prima possibile.
Entrando nella sua stanza, Marco trovò un biglietto sul cuscino. Con mani tremanti lo aprì, riconoscendo immediatamente la calligrafia elegante di sua zia.
"Mio adorato nipote, non vedo l'ora di averti di nuovo tutto per me. Baci, A."
Marco sentì un brivido di eccitazione pervaderlo. I sospetti di Lucia e il senso di colpa per lo zio passarono in secondo piano di fronte alla prospettiva di un altro incontro clandestino con l'affascinante Amanda. Nascose il biglietto e si mise a letto, già pregustando le delizie che l'attendevano l'indomani.
Durante la colazione, lo zio Luca, iniziò a scherzare con la moglie e la figlia. Ad ogni donna che entrava in sala veniva etichettata con un soprannome ai limiti della decenza. Bionda tutte tette, culo flaccido, scopata da paura erano i soprannomi più casti affibbiati alle donne della sala. Anche Lucia era crudele con i suoi soprannomi, ma ogni tanto affermava che si sarebbe scopata volentieri la fanciulla appena entrata e nel dirlo fissava Marco con uno sguardo irriverente e malizioso.
Marco cercò di ignorare i commenti volgari dello zio e gli sguardi provocatori di Lucia, concentrandosi sul suo piatto di uova strapazzate. Ma quando Amanda entrò nella sala da pranzo, con indosso un abito che metteva in risalto le sue forme sinuose, il giovane non riuscì a distogliere lo sguardo.
"Buongiorno a tutti" disse Amanda con un sorriso smagliante, sedendosi accanto al marito. Luca le diede una pacca sul sedere, facendola sussultare. "Ecco la mia gnocca preferita!" esclamò ridendo sguaiatamente.
Sotto il tavolo, Marco sentì il piede di Amanda sfiorargli la gamba in una carezza discreta ma eloquente. Lui la guardò con intensità, comunicandole silenziosamente il suo desiderio. Lei ricambiò con uno sguardo complice, pieno di promesse.
La colazione proseguì tra battute volgari e allusioni sessuali, mentre la tensione erotica tra Marco e Amanda cresceva. Finalmente, Luca e Lucia si alzarono per andare in sauna.
"Venite anche voi?" chiese lo zio al nipote e alla moglie.
"Più tardi, devo prima finire una cosa" rispose Amanda con nonchalance. Marco borbottò una scusa simile.
Non appena Luca e Lucia furono usciti, Amanda si alzò e prese Marco per mano. "Andiamo" sussurrò con un sorriso malizioso, guidandolo verso le scale. Salirono in fretta, diretti nella stanza di lei, i corpi già frementi di eccitazione per quello che stava per accadere. Chiusa la porta della camera, Amanda si avventò sulle labbra di Marco con feroce passione. Lui la strinse a sé, le mani che esploravano avidamente le curve del suo corpo. In un attimo, i vestiti di entrambi giacquero sparsi sul pavimento mentre i due amanti si fondevano l'uno nell'altra sul letto in un groviglio di membra e sospiri di piacere.
Marco affondò il viso tra i seni sodi di Amanda, leccando e mordicchiando i capezzoli turgidi. Lei inarcò la schiena, offrendosi a lui con un gemito di approvazione. Le dita di Marco scivolarono tra le cosce bagnate di Amanda, accarezzando il suo sesso pulsante.
"Ti voglio dentro, scopami ora!" ansimò lei, tirandoselo sopra. Marco affondò in lei con una spinta decisa, strappandole un grido di piacere. Presero presto un ritmo frenetico, i corpi uniti che si muovevano all'unisono verso l'estasi.
All'improvviso, sentirono dei passi sulle scale. "Mamma? Marco? Dove siete?" chiamò la voce di Lucia. I due amanti si immobilizzarono, trattenendo il fiato. Tuttavia, Amanda non sembrò preoccuparsi più di tanto.
Un sorriso malizioso le increspò le labbra. "Shh..." sussurrò, premendo un dito sulle labbra di Marco. Poi, senza esitazione, riprese a muoversi sopra di lui, i fianchi che ondeggiavano provocanti.
Marco trattenne a stento un gemito, travolto dalle sensazioni. Le spinte di Amanda si fecero più intense, i seni che rimbalzavano ad ogni movimento. Lucia bussò alla porta. "Ragazzi? Va tutto bene?"
"S-sì... cara, dammi solo due minuti!" gridò Amanda con voce tremante, senza smettere di cavalcare il suo amante. Sotto di lei, Marco serrò i denti, vicino al culmine.
Con un ultimo affondo, Amanda raggiunse l'apice del piacere, il corpo scosso da brividi incontrollabili. Marco la seguì un istante dopo, svuotandosi dentro di lei con un gemito strozzato.
“Tesoro, ora se vuoi puoi entrare!”
Lucia aprì lentamente la porta, sbirciando dentro con aria sospettosa.
Amanda e Marco erano stesi sul letto, la mano della mamma stringeva il cazzo di un Marco imbarazzato e timido. Lucia emise un fischio e subito disse: "Però! Caro cuginetto, hai un cazzo veramente degno di nota. Quando la mamma me lo ha detto, non ci ho creduto, ma ora a vederlo mi viene una certa voglia …"
Amanda sorrise compiaciuta alle parole di sua figlia. "Vieni qui tesoro, c'è posto per tutti e tre..." disse con voce suadente, facendo segno a Lucia di unirsi a loro sul letto. Lucia si avvicinò lentamente, gli occhi fissi sull'erezione ancora turgida di Marco. Si leccò le labbra in un gesto provocante.
"Mamma, sei sempre la solita... ma stavolta devo ammettere che hai ragione. Marco è davvero un bel bocconcino."
Marco arrossì violentemente sotto lo sguardo lascivo delle due donne. Non sapeva come comportarsi in quella situazione così surreale. Sua zia che lo seduceva apertamente davanti a sua cugina... era al tempo stesso imbarazzante ed eccitante.
Amanda gli strinse il membro con più decisione.
"Rilassati tesoro, lascia che ci prendiamo cura di te..." mormorò dolcemente. Poi si voltò verso sua figlia. "Lucia cara, perché non mostri a tuo cugino quanto sei brava con quella tua linguetta...?"
Lucia annuì con entusiasmo. Salì sul letto gattonando sensualmente, fino a posizionarsi tra le gambe di Marco. Senza esitare, prese il suo membro tra le labbra, iniziando a succhiarlo avidamente. Marco gettò la testa all'indietro con un gemito strozzato, sopraffatto dal piacere. Non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una situazione del genere con sua zia e sua cugina, ma ormai il desiderio aveva preso il sopravvento sulla ragione.
Amanda iniziò a spogliare la figlia. Tolse il maglioncino liberando le tette immense. Poi iniziò a massaggiare lentamente i seni sodi della figlia, pizzicandole i capezzoli già turgidi di eccitazione. Lucia gemette attorno al membro di Marco, la vibrazione del suono che gli provocava brividi di piacere lungo la schiena.
"Brava bambina, continua così..." la incoraggiò Amanda con voce roca di desiderio. Poi si abbassò a baciarle il collo, le spalle, scendendo sempre più giù. Le sue mani si spostarono ad accarezzare la schiena liscia di Lucia, i fianchi morbidi, per poi insinuarsi audacemente sotto l'elastico dei pantaloncini.
Lucia si inarcò sotto il tocco di sua madre, succhiando ancora più avidamente l'erezione pulsante di Marco. Il piacere stava rapidamente portando il ragazzo al limite.
"Zia... cugina... io sto per..." ansimò Marco con voce strozzata, incapace di trattenersi oltre.
Amanda gli lanciò un sorriso malizioso. "Vieni tesoro... riempi la bocca di mia figlia con il tuo seme caldo..." lo esortò con tono provocante. Quelle parole oscene furono la goccia che fece traboccare il vaso. Con un grido rauco, Marco esplose nel più intenso orgasmo della sua vita, riversandosi copiosamente nella bocca avida di Lucia.
La ragazza ingoiò avidamente fino all'ultima goccia, leccandosi le labbra con aria soddisfatta. "Mhmm, deliziosa la sborra di mio cugino... Avevi ragione mamma!" commentò maliziosa. Tuttavia, Amanda non aveva ancora finito. Fece sdraiare sulla schiena sua figlia e le sfilò i pantaloncini insieme alle mutandine, rivelando la fica già lucida di umori. Si sistemò tra le sue gambe e, senza esitare, vi tuffò il viso, iniziando a leccarla con foga. Lucia gemette di piacere quando la lingua di sua madre si insinuò tra le sue pieghe bagnate, sfiorando il clitoride già turgido.
"Oh sì mamma... sei bravissima, ma dopotutto conosci bene la mia fighetta, fammi sentire tutta la lingua" la implorò, afferrandola per i capelli e premendole il viso contro la fica.
Incoraggiata dalle suppliche di Lucia, Amanda non se lo fece ripetere due volte, leccando e succhiando voracemente la figa succosa di sua figlia. Infilò due dita dentro di lei, scopandola energicamente mentre continuava a torturarle il clitoride con la lingua. Marco osservava la scena con rinnovato interesse, il suo cazzo rapidamente tornava all'erezione completa. Vedere la zia e la cugina dare sfogo alla loro passione lesbica lo eccitava da morire. Non resistendo, si avvicinò a Lucia e le porse il suo membro pulsante.
“No, cuginetto. Aiuta la mamma con la lingua, forse dopo te lo succhierò nuovamente!”
Marco obbedì prontamente alla richiesta di Lucia. Si inginocchiò accanto ad Amanda e si unì a lei nel lavorare con la lingua sulla figa bagnata della cugina. Zia e nipote leccavano e succhiavano in tandem, assaporando i dolci umori di Lucia. Le loro lingue si incontravano e si intrecciavano mentre esploravano ogni piega della sua intimità. Lucia si contorceva dal piacere intenso, i suoi fianchi che si muovevano contro le bocche affamate che la divoravano.
"Sì, così... Non smettete, sto per venire!" gridò, stringendo i capelli di entrambi.
Amanda concentrò la sua attenzione sul clitoride di Lucia, leccandolo furiosamente mentre le dita di Marco affondavano dentro la fica della cugina, scopandola con vigore. Sotto questo doppio assalto, Lucia raggiunse presto un orgasmo travolgente. Il suo corpo fu scosso da ondate di piacere mentre esplodeva in un grido di estasi.
Continua ....
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Come ho scritto nel capitolo precedente (La zietta ninfomane), questa non è una mia avventura personale. MA la mia testolina perversa ha iniziato a tessere le fila di una storia più intrigante e intensa. Questo secondo capitolo è tutto mio e della mia perversione. Spero che Marcus goda di questa evoluzione e che anche voi lo facciate. Questo capitolo comunque era troppo lungo quindi troverete subito anche l'altra parte pubblicata oggi: La cuginetta zoccola e la fonte materna.
Bene, ora tocca a voi giudicare se sono un genio incompreso o solo un tizio che si crede uno scrittore. Un voto, dai, non fate i tirchi! E se vi va, lasciate pure un commento, anche uno di quelli che fanno ridere.
Scrivo queste storie perché mi piace farvi sognare, ma anche perché mi piace farmi un po' di pubblicità. Diciamo che sono un po' come un venditore ambulante di sogni proibiti. E sì, ho un debole per le donne, ma non sono fissato su un solo tipo. Anzi, mi piace sperimentare!
Se vi va di far parte della mia cerchia di ammiratori (o complici), contattatemi pure. Magari insieme possiamo inventare o vivere(meglio) una storia ancora più pazza. Io sono come la pubblicità occulta, mi sponsorizzo tra le righe, quindi la cosa migliore è conoscermi e poi si vedrà!
Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su T G con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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